Nell'arte marziale del kendo, la parola "finta" non corrisponde del tutto all'essenza dell'azione. I principianti a volte la definiscono una mossa così ingannevole, quando il nemico dimostra l'intenzione di fare un passo e ne fa un altro. Usando le finte, un combattente può ottenere la vittoria sull'avversario, ma non l'esperienza spirituale e la forza.
Manuale di istruzioni
1
Questa sottigliezza, come qualsiasi altro aspetto dell'arte marziale, consiste in manifestazioni esterne e motivi interni. Per imparare l'esterno, guarda i combattenti più anziani, copia le loro azioni.
2
Il componente interno è l'obiettivo della tua lotta. Devi schiacciare il nemico. L'obiettivo è raggiunto in tre fasi. Innanzitutto, uccidi la spada del nemico. Assicurati che in un attacco diretto l'arma non sia di fronte a te (quindi sarai inevitabilmente ucciso), ma in qualsiasi altro posto o posizione. Forza il tuo avversario a rubare armi con la forza o l'astuzia.
3
Uccidi (neutralizza) l'equipaggiamento nemico. Evita di essere colpito da un avversario attaccante per confonderlo.
4
Uccidi la volontà del nemico. A differenza delle prime due fasi, il risultato non sarà visibile esternamente, ma è la volontà che determina il vincitore. Ricorda: arrendersi significa sconfitto. Puoi dare l'impressione di un combattente sempre più forte, muoverti più agile, avere una volontà più forte.